16/10/2019

Nuovo codice della crisi e dell'insolvenza D.Lgs. 14/2019

Con il D.Lgs. 14/2019 (“Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”) è stata profondamente riformata la normativa riguardante la crisi d’impresa e sono stati introdotti precisi e puntuali obblighi e responsabilità a carico dei debitori, individuali o collettivi, e in primo luogo degli organi amministrativi.
La riforma sarà attuata in più fasi e comunque entrerà a pieno regime il prossimo  15 agosto 2020.
 
Una importante novità, in vigore già dal 16 marzo 2019, prevede la modifica dell’articolo 2086 del Codice Civile che, al  secondo comma specifica:
«L'imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l'adozione e l'attuazione di uno degli strumenti previsti dall'ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale».
 
L’obbligo per le società di dotarsi di un idoneo assetto organizzativo, amministrativo e contabile è finalizzato anche alla tempestiva rilevazione della crisi dell'impresa e della perdita della continuità aziendale con la conseguente immediata adozione e attuazione di tutti gli strumenti idonei previsti dal “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.
 
Il nuovo art. 2086 del Codice della Crisi, non fa altro che normare un basilare principio di sana ed efficiente conduzione dell’azienda che impone una preventiva valutazione di ogni effetto delle decisioni strategiche che vengono assunte.
La norma ora impone il dovere dell’imprenditore di istituire assetti organizzativi adeguati che permettano di rilevare tempestivamente la crisi e la perdita della continuità aziendale.
Concretamente gli strumenti da adottare sono diversi, più o meno complessi in relazione alle dimensioni ed alla natura dell’impresa, così sintetizzabili:
 
Disporre di piani previsionali ed il loro costante monitoraggio, con particolare riferimento all’equilibrio che corrisponde, nella sostanza, alla sostenibilità del debito per almeno un semestre. Vi è equilibrio finanziario quando i flussi finanziari liberi che possono essere posti al servizio del debito sono in grado di sostenere il debito stesso (detto in altro modo : le disponibilità attuali ed i flussi di incassi futuri sono sufficienti a ripagare i debiti ?).
Dotarsi di un sistema di controlli interni e di una buona gestione dei flussi informativi. Ciò, come articolazione del potere dell’impresa e attribuzione delle responsabilità, in ottica di prevenzione dei rischi che possano innescare una crisi (chi ha il potere di fare cosa e chi l’onere di controllarne l’operato).
Programmare l’attività aziendale disponendo delle risorse secondo un budget.
Pianificare strategicamente la struttura aziendale con riferimento a dei business plan.
Controllare gli scostamenti dal budget ed intervenire per ricondurre i risultati quanto più possibile alle previsioni. 
Particolare attenzione è inoltre posta dal Codice della crisi a specifiche situazioni debitorie:
i debiti scaduti verso dipendenti e fornitori;
 i debiti scaduti per IVA e contributi previdenziali;
i debiti per carichi affidati all’agente della riscossione 
Si evidenzia inoltre il ruolo che il Codice della crisi (art. 14, comma 4) attribuisce alle banche che, se a fronte di proprie valutazioni dovessero variare in senso negativo gli affidamenti, o anche revocarli, dovranno informarne gli organi di controllo delle società (se nominati).
 
Infine, ma di estrema importanza, le imprese saranno chiamate a verificare il proprio stato rispetto alla crisi mediante degli indicatori volti a segnalare squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario, che dovranno essere emanati entro l’anno dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e che costituiranno dei veri e propri alert circa la sostenibilità dei debiti e la continuità aziendale, in un dato arco temporale.
 

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